Caso di Pisolo, gatto affetto da grave gengivo-stomatite e faucite linfoplasmacellulare cronica.

Caso di Pisolo, gatto affetto da grave gengivo-stomatite e faucite linfoplasmacellulare cronica.

Caso di Pisolo, gatto affetto da grave gengivo-stomatite e faucite linfoplasmacellulare cronica.

La gengivo-stomatite felina è una patologia infiammatoria cronica caratterizzata da infiltrazione linfoplasmacellulare dei tessuti mucosi e sottomucosi orali.

Il processo infiammatorio può interessare le gengive a contatto con i denti, gengivite, se va ad interessare anche la mucosa buccale determinerà una gengivo-stomatite; il coinvolgimento degli archi glosso-palatini provocherà la cossiddetta faucite e potrà estendersi anche alla faringe. Alcuni soggetti presentano anche infiltrati linfoplasmacellulari a livello della mucosa nasale.

La causa non è ancora del tutto chiara, sembra abbia una origine immunomediata (disordine del sistema immunitario) forse anche in risposta a infezioni batteriche e/o virali (fiv,felv,rinotracheite infettiva).

Clinicamente si osservano arrossamenti, gonfiore, ulcere e proliferazioni sanguinanti che determinano forte dolore, produzione di bava fetida che spesso cola dalla bocca e grande difficoltà nella prensione, masticazione e deglutizione del cibo.

Pisolo è un gatto  maschio sterilizzato di 6 anni che vive a Firenze con i suoi umani E. e D.

E. mi contatta perché, navigando in rete ha saputo che mi occupo dell’uso del CBD ( cannabidiolo ) negli animali affiancato recentemente dal CBG (cannabigenolo). Aderisce alla mia proposta di affiancare il percorso omeopatico unicista.

Pisolo soffre da quando ha 8 mesi di grave stomatite/gengivite/faucite linfoplasmacellulare e nella sua vita oltre a essere stato sottoposto alla estrazione di tutti i denti da parte di specialista dentista veterinario, è stato curato con tutto quello che la farmacopea tradizionale allopatica offre come protocollo terapeutico per la stomatite gengivite e faucite cronica linfoplasmacellulare:  vari tipi di antibiotici (metronidazolo/spiramicina, cefalosporine, clindamicina, chinolonici, amoxicillina/clavulanico, tetracicline), cortisonici pronti e ritardo, vari tipi di Fans (antinfiammatori non steroidei), ciclosporina e perfino talidomide.

Viene sottoposto anche a 10 sedute terapeutiche laser.

Questa la bocca di Pisolo al momento della presa in carico del caso

Notate nonostante l’avulsione di tutti i denti il rossore, le ulcerazioni e le proliferazioni sanguinanti a livello delle fauci.

Vista la lontananza si opta per la consulenza a distanza, in attesa della mia trasferta a Firenze visto che  Pisolo è un micio che non sopporta i viaggi lunghi.

Dopo attenta analisi di tutta la cartella clinica  e la compilazione da parte di E. del questionario propedeutico alla valutazione omeopatica, si effettuano per mail e telefono ulteriori colloqui che mi permettono di identificare mediante repertorizzazione con Radar Opus il rimedio unico di Pisolo (sono stati di guida per la scelta soprattutto i sintomi mentali del micio) e il suo rimedio costituzionale, che insieme con il CBD vengono spediti a Firenze.

Il rimedio unico N.P. viene somministrato giornalmente in plus a diluizione Lm crescente dalla Lm 1 alla 16.

Dopo l’estate 2020 la bocca è molto migliorata e decido di somministrare a Pisolo il suo rimedio solo 2 volte la settimana (dalla Lm 16 alla 19) per mantenere i risultati ottenuti.

Naturalmente riceve sempre a intervalli regolari il suo rimedio costituzionale T.

Pisolo ora mangia con appetito e senza dolore cibo umido e secco riprendendo peso, tono muscolare e lucidità del mantello. Non perde più dalla bocca bava collosa verde puzzolente striata di sangue e ha ripreso a pulirsi.

Dal punto di vista comportamentale è anche molto più sereno agendo il rimedio anche sulla sfera emotivo/psico/comportamentale.

 

Questa è la storia di Pisolo, in cura con CBD e Omeopatia e da qualche mese solo con Omeopatia in mantenimento.

Grazie anche alla compliance e alla grinta di E. (soldato svizzero) abbiamo ottenuto questo risultato, dimostrando che le cure alternative e la medicina omeopatica sono una arma potente, anche laddove la medicina tradizionale ha fallito.

Questo caso clinico dimostra anche la validità del tele-consulto omeopatico, purchè ci sia la totale disponibilità da entrambe le parti, nonchè del veterinario curante di Firenze R. che ha dimostrato una grande apertura mentale verso una medicina alternativa, l’Omeopatia, che non conosceva.

La consulenza a distanza (mantenuta poi per la pandemia di Covid 19) è sfociata anche in una bella amicizia.