Il caso clinico di Woolfy Natrum Phosphoricum

Il caso clinico di Woolfy Natrum Phosphoricum

Il caso clinico di Woolfy Natrum Phosphoricum

Indice:

 

 

Riflessioni sul concetto di medicina

Il caduceo in croce azzurra è il simbolo della Medicina Veterinaria. Secondo la FNOVI (federazione nazionale ordini veterinari) l’attuale caduceo è l’emblema universale della scienza medica: i due serpenti sono stati interpretati come simbolo di lotta, di equilibrio e di energia vitale che si articola attorno al nucleo solido della materialità rappresentato dall’asse verticale (bastone o spada).

Nulla meglio del caduceo esprime il vero scopo della medicina ovvero ripristinare l’energia vitale dell’individuo umano o animale.

Platone (428-348 a.C.) in un dialogo con l’amico Carmide dice:

“Non dovresti curare gli occhi senza curare la testa o la testa senza curare il corpo. Così anche non dovresti curare il corpo senza curare l’anima. Questo è il motivo per cui la cura di molte malattie è sconosciuta ai medici, perché sono ignoranti nei confronti del Tutto che anch’esso dovrebbe essere studiato, dal momento che una parte specifica del corpo non potrà stare bene a meno che non stia bene il Tutto”.

Sempre il filosofo Platone scriveva “Ci sono due tipi di medicine: quella degli schiavi e quella degli uomini liberi. Quella per gli schiavi (sintomatica) deve rimuovere velocemente il sintomo perché possano tornare velocemente al lavoro, quella per gli uomini liberi (eziopatogenetica) deve capire il sintomo, il suo significato per la salute complessiva del corpo, per l’equilibrio della persona e per la sua famiglia”.

 

 

Breve introduzione all’omeopatia

Secondo il principio SIMILIA SIMILIBUS CURENTUR, sostanze animali, vegetali o minerali che in dose ponderale causano la malattia, opportunamente diluite e dinamizzate (rimedi) sono in grado di curarla.

Certamente il concetto omeopatico di malattia vista come alterazione dinamica dell’equilibrio armonioso che in stato di salute esiste tra corpo materiale e corpo spirituale (equilibrio mantenuto dalla forza vitale “dynamis”), è molto diverso dal concetto di malattia della medicina tradizionale (allopatica) che considera la malattia come entità materiale causata da una invasione dall’esterno di elementi estranei o da altre cause (noxae), che devono essere antidotate soppresse ed espulse rapidamente.

I tentativi di cura della malattia iniziale volti a sopprimere meramente i sintomi (solitamente espressione di difesa e di eliminazione da parte dell’organismo) hanno il risultato di indebolire ulteriormente la forza vitale con il risultato di portare la malattia ad un livello più profondo.

Al contrario i rimedi omeopatici ad azione dinamica, ben scelti caso per caso mediante accurata anamnesi, visita clinica e repertorizzazione, in base al principio di similitudine, riordinano e riequilibrano la forza vitale riportando il giusto equilibrio corpo-mente.

È facilmente comprensibile quindi come la terapia omeopatica unicista con l’uso del SIMILLIMUM sia cucita su misura dell’individuo che deve essere esaminato in profondità e valutato con molta attenzione e cura in tutte le sue peculiarità e modalità individuali inclusa la vita di relazione, il comportamento, il carattere (sintomi psichici) ed i traumi emotivi del vissuto.

La terapia omeopatica dovrebbe iniziare dalla gravidanza con l’ ”eugenetica” che favorisce uno sviluppo armonioso del corpo e della mente e perdurare per tutta la vita con l’uso del rimedio quando necessario.

Qualora ciò non fosse immediatamente possibile si può fare un uso sintomatico del rimedio omeopatico basandosi sulla attenta repertorizzazione dei sintomi fisici .Da non dimenticare inoltre la fitoterapia, oltre a nutraceutici e naturalmente non ultima una corretta alimentazione e un corretto stile di vita.

 

 

Caso Clinico

Cane Woolfy

Segnalamento: razza Volpino di Pomerania sesso maschile (non presenta testicoli nello scroto scopriremo poi dall’ecografia che sono entrambi ritenuti) nato a gennaio 2005 mantello biondo con focature e carbonature peso kg 4,7.

Anamnesi remota: Woolfy è dal 6 gennaio 2010 con l’attuale proprietaria che lo doveva tenere su richiesta del suo medico curante per un periodo di un mese dopo essere stato 3 settimane in clinica a seguito di gravi ferite conseguenti a una aggressione da parte di un cane convivente. Dopo il mese la precedente proprietaria (che sembra avesse disturbi psichici) ha fatto sapere che non intendeva più riprenderlo perché temeva che gli altri suoi 3 cani l’avrebbero nuovamente aggredito e MCM (l’attuale proprietaria) d’accordo con i genitori che le promettono di aiutarla quando lei viaggerà decide di tenerlo definitivamente con sé. Woolfy ha un occhio più piccolo lesionato per un’altra aggressione subita precedentemente di cui non sono noti i dettagli e probabilmente non ci vede ed entrambi gli occhi lacrimano molto il che gli dà l’aspetto di un procione. Presenta una vistosa cicatrice a livello lombare. Non si sa nulla riguardo ai testicoli (sterilizzato?) che comunque non sono in sede scrotale.

Motivo della visita: alopecia diffusa da 3 anni

Prima visita 30.10.2015

Anamnesi recente: Woolfy nel 2012 perde il pelo e dopo la tosatura il pelo non è più ricresciuto. Viene fatto visitare successivamente da vari colleghi che effettuano molti esami ematochimici (normali tranne iponatriemia) ed ormonali ed escludendo ipercorticosurrenalismo e ipocorticosurrenalismo diagnosticano un ipotiroidismo (con un valore di T4 ai limiti inferiori della norma) e lo mettono in terapia con Eutirox 75 ( 1 compressa ogni 12 ore) terapia che ancora assumeva al momento della visita. Woolfy presenta una diffusa alopecia a zone con atrofia dei bulbi piliferi, con cute sottile, annerita e disidratata e il poco pelo rimanente è fragile e sottile. Prurito assente o molto scarso. La proprietaria ha richiesto espressamente una visita omeopatica.

E.O.G: soggetto normotermico con tachicardia e tachipnea moderate, addome gonfio con presenza di aria, moderatamente dolente alla palpazione, occhio destro gravemente lesionato da aggressione pregressa, profusa lacrimazione bilaterale, alopecia diffusa con pelo sottile e fragile. Assenza di testicoli nello scroto. Presenza di vistosa cicatrice in zona lombare. Presenza di lussazione rotulea ricorrente monolaterale. Tosse da ipersensibilità laringo- tracheale evocata dalla palpazione.

E.O.P cute: alopecia diffusa a zone ( collo tronco lombi addome inguine) abbastanza simmetrica con cute sottile secca pigmentata, atrofia dei bulbi piliferi. Pelo sottile e fragile nelle zone in cui è presente. Assenza di prurito. Non presenta eruzioni cutanee. Non presenta ginecomastia.

Ovviamente non dimenticando le BPV vengono programmati esami ematochimici di controllo ed indagini diagnostiche per immagini che verranno effettuati il 12.01.2016 perché la proprietaria rimanda per impegni personali. Nel frattempo ritengo di diminuire scalando gli ormoni tiroidei fino a sospenderli del tutto entro fine anno.

Sospetto diagnostico:

Dermatopatia cronica non pruriginosa con secchezza e desquamazione e con modificazioni cutanee e alopecia di probabile origine ormonale in cane maschio con presunto criptorchidismo bilaterale (con sospetta degenerazione neoplastica dei testicoli ritenuti) da confermare con gli approfondimenti programmati. Diagnosi differenziale altre alopecie ormonali.

Documentazione fotografica

Visita omeopatica 30.10.2015

Premetto che è mia consuetudine non toccare gli animali per un tempo variabile, in genere fino a quando non si sciolgono rilassandosi, nel frattempo li osservo e parlo con il proprietario pregandolo di non dare troppe attenzioni all’animale. Woolfy entra senza problemi, esplora come un automa tutta la stanza, respira ansiosamente e non perde mai di vista la proprietaria. E’ disponibile ma in modo limitato e sempre con la mediazione della proprietaria, l’unico contatto che accetta davvero volentieri è il gioco che prende in bocca e si porta in giro.

Comunque si fa visitare tranquillamente ed anche in seguito sarà collaborativo durante tutte le indagini diagnostiche.

Dalle tante informazioni che mi dà la proprietaria e che in parte sono già state esposte nella anamnesi mi colpiscono alcune parole e frasi che riporto.

“Un folletto che per sbaglio vive nel corpo di un cane. Un soldatino. All’inizio quando lo portavo in giro andava come un automa non annusava neppure ora adora perlustrare appena fuori il portone del cortile annusando per 15 metri a dx e a sx ma non sporca ritorna sempre a sporcare nel suo cortile.”

“Adora me, è la mia ombra, viene con me dappertutto, se non ci sono (viaggio spesso) è l’ombra di mia madre ma quando torno io non se la fila più, da noi si fa fare praticamente tutto lo ribalto a pancia sopra e lui sta immobile. Con le persone di famiglia è socievole tranne con mio padre al quale ringhia spesso nonostante lui lo adori. Preferisce comunque le donne. All’inizio era più diffidente, guardingo ed io avevo sempre paura che potesse mordere tempo fa ha morsicato un bimbo e la mia amica sul naso”.

Adora giocare con la pallina quando arrivo me la porta e aspetta che ci giochiamo, dei bambini che lo adorano è geloso ed interagisce con loro solo se lo fanno giocare. Con gli altri cani non è socievole e gli piace fare il Fonzie quando sono dietro ai cancelli o legati, anche in giro fa sempre un accenno ad attaccare se però quel cane può avanzare lui scappa. Viene con me dappertutto e con i cani delle mie amiche sembra ignorarle.. una specie di non belligeranza.

Ha l’attitudine del cane da guardia e gli piace presidiare se sta in corridoio a montare la guardia ascoltando quello che succede fuori lo posso chiamare mille volte ma non viene ed è l’unica occasione in cui non mi risponde.

Se lo chiamo per coccolarlo e lui non ne ha voglia se ne guarda bene dal venire verso di me. Se vuole le coccole viene lui e me le chiede con la zampina.

Beve molta acqua, mangia poco e gli piace spiluccare ed assaggiare quello che mangiamo noi.

Può stare seduto a lungo fermo su una seggiola per guardare tutti però se non gli si porge nulla non rompe le scatole.

Può stare a lungo fermo seduto nello zaino sulla schiena e nel cestino della bici. Anche con lunghe passeggiata la non sporca mai in giro ma “se la porta a casa”

Se alla sera ascolto la musica se ne va in cuccia nella camera da letto. Ha anche una cuccia in sala. Generalmente gli piace controllarmi anche annusando i vestiti che decido di indossare.

Sale sul letto solo col temporale. Ha paura del temporale.

Quando faccio ginnastica (gli addominali) viene a leccarmi il sudore sulla faccia e sulle braccia.

A volte mi sale sopra tipo monta.

Mi sembra che soffra il caldo.”

Noto che Woolfy ogni tanto ha un atteggiamento come se masticasse l’aria la proprietaria mi riferisce che lo fa spesso.

Noto che ogni tanto si stira, allunga gli arti sembra un piccolo Nureyev.

Noto che spesso tiene la lingua protrusa.

Noto che quando cammina veloce qualche volta va su tre zampe per qualche passo per poi riappoggiare l’arto posteriore.

Prima prescrizione 30.10.2015: Arnica 200 ch 1 monodose sciolta in acqua e somministrata in plus 2 ml (1⁄4 della monodose) a giorni alternati per 4 volte (finirà il 10 novembre) al solo scopo di rimuovere i numerosi traumi fisici e mentali che il cane ha subito nel passato (aggressione in cui ha perso l’occhio destro, aggressione che gli ha scuoiato il posteriore e si sospetta anche che la precedente proprietaria per via dei suoi disturbi psichici non si sia rapportata con Woolfy in modo equilibrato). Ho usato spesso questo rimedio quando prima del disturbo ho evidenziato traumi profondi fisici e morali, con grande soddisfazione.

Stabiliamo di scalare gli ormoni tiroidei di 1⁄4 di compressa a settimana in modo da sospendere in un mese dopo di che programmeremo un profilo ematochimico molto allargato che comprenderà anche la funzionalità tiroidea, rx ed ecografia addominale. A metà novembre la proprietaria riferisce che il cane è molto più sereno.

Il 2/11/2015 effettuo una prima repertorizzazione

Visto che la proprietaria andrà in India e vi rimarrà per lungo tempo do istruzioni perchè venga somministrato dal 6 dicembre Nat-mur (rimedio emerso dalla prima repertorizzazione) 30ch monodose sempre sciolto in acqua e somministrato in plus 2 ml (1⁄4 della monodose) una volta alla settimana per 4 settimane.

La prescrizione non mi convince del tutto…Ho dato molta importanza alla cute secca come un prato che ti viene voglia di innaffiare e desquamata e mi ha influenzato anche il basso valore della natremia degli esami fatti dal collega ed il cane che lecca avidamente il sudore. Anche la tematica che Woolfy fa sempre i bisogni in posti intimi e assolutamente non sporca mai durante le passeggiate oltre alla mancanza di socialità con gli altri cani mi ha influenzato nella scelta. Decido comunque di somministrare il rimedio scegliendo una potenza medio-bassa, non troppo frequente e di stare a vedere cosa succede.

Follow up del 2.1.2016

La proprietaria, tornata dall’India, mi invia una mail in cui prenota la visita per gli accertamenti diagnostici e mi aggiorna:

“Rimane più a lungo in cuccia tranquillo alla mattina prima era dietro di me appena alzata.

E’ più coccolone mi cerca spesso e vuole accucciarsi vicino a me o sulle mie gambe La sera se ho da fare se ne va nella sua cuccia in camera senza aspettarmi prima sarebbe stato o a montare la guardia in corridoio o nella cuccia in soggiorno tutti posti da cui mi poteva vedere. Se tardo dopo un certo tempo torna in cucina a controllare se mi vede indaffarata se ne torna in camera se mi vede sul divano vuole accucciarsi vicino a me.

Non monta più la guardia almeno quando sono in casa quando sono fuori non lo so. Non mi chiede più di giocare a palla anche se comunque quando la tiro fuori è contento ma si stufa presto rispetto a prima.

Mastica l’aria meno di prima . E’ sufficiente dirgli basta che si blocca e alza una zampina come per fare la pace o chiedere le coccole a volte mastica di nuovo ma se gli dico basta poi smette del tutto.

Il sabato mattina o la domenica quando sto un po’ di più a letto vuol salire sul letto vicino a me , invece per dormire gli piace la sua cuccia.”

Woolfy in sostanza appare più sereno ed equilibrato.

Visita del 12.1.2016

Woolfy è meno ansioso più rilassato e la cute appare meno disidratata e meno pigmentata in alcuni punti sembra di intravvedere un colorito più rosato. Ha qualche pelo in più.

Vengono eseguiti accertamenti diagnostici

  1. profilo geriatrico ideex (tutto nella norma compresa natremia) con funzionalità tiroidea (ai limiti inferiori della norma).
  2. esame urine (proteinuria e tracce di bilirubina).
  3. Rx addome: meteorismo addominale e modesta epatomegalia nella proiezione vd presenza di struttura similparenchimatosa ovoide di circa 3 cm in posizione paravescicale dx.
  4. Rx torace: niente da segnalare se non addensamento riferibile a modesta sclerosi aortica.
  5. Ecografia addominale: epatomegalia, fango biliare, meteorismo addominale, prostata lievemente aumentata con due lesioni anecogene, presenza in posizione paravescicale di due strutture ovalari di 3-4 cm identificate come i testicoli il cui parenchima appare disomogeneo.

La proprietaria non acconsente a ripetere gli esami ormonali della funzionalità surrenalica (che aveva fatto precedentemente e che erano risultati nella norma) e non è del parere di procedere alla rimozione chirurgica dei testicoli ritenuti con successiva indagine anatomoistopatologica.

Dopotutto era venuta esclusivamente per la visita omeopatica e già si intravvedono dei miglioramenti.

Inoltre la proprietaria è sempre in giro per il mondo e non ha mai un minuto libero ed è anche per questo che i tempi si dilatano e i contatti sono sporadici e quasi sempre via mail.

Ricordando la lezione XXXV di Kent “Prognosi in base all’osservazione dell’azione del rimedio” che inizia così: “Dopo aver prescritto il rimedio, il medico comincia a osservare. Il futuro del paziente può dipendere dalle conclusioni che il medico trae da queste osservazioni..Se il medico non capisce a fondo quel che vede, intraprenderà azioni sbagliate, prescriverà rimedi sbagliati, oppure cambierà rimedio e farà cose che risulteranno dannose per il paziente.” decido di aspettare a prescrivere perché il quadro si è mosso e voglio riflettere bene. Effettuo però una revisione della repertorizzazione in data 20.1.2016

Da una repertorizzazione fatta successivamente su radar il rimedio da me scelto in seguito cioè Nat-p si trova al posto196.

Seconda prescrizione

(il grande dilemma della seconda prescrizione!)

Effettivamente se calcoliamo anche la somministrazione iniziale di Arnica questa sarebbe la terza ma la considero come seconda rispetto a Nat-mur che ha smosso il quadro.

Intravedo in Woolfy l’unione di molte delle tematiche che caratterizzano i due grandi policresti che appaiono ai primi posti della repertorizzazione e decido di prescrivere Nat-p.

Nel frattempo dopo alcune considerazioni effettuate durante il corso frequentato ad Arezzo nel mese precedente decido di usare la scala LM somministrata in plus, che libera l’energia del rimedio in modo più sottile e produce impulsi più delicati riducendo al minimo ogni espressione di aggravamento.

Woolfy mi sembra un soggetto con una buona energia vitale seppure sia un paziente lesionale in organi comunque non vitali (cute e testicoli).

Sono in dubbio riguardo alla prognosi energetica che tiene conto della quantità (reattiva/ non reattiva o debole – capacità che ha il malato di reagire alla malattia sviluppando dei sintomi) e della qualità (si riferisce alla disposizione miasmatica ed alla Costituzione Morbosa che si manifesta nel soggetto in modo coerente + o incoerente -) della Energia Vitale. Sono 4 le combinazioni o livelli ottenibili dall’abbinamento di Quantità e Qualità dell’Energia Vitale.

Lo stato del paziente dovrà essere messo in relazione ad uno di questi Livelli come rappresentato nella seguente tabella:

Tengo presente anche il vuoto anamnestico dei primi 5 anni di vita e l’età non più giovane ( 10 anni) di Woolfy per cui decido di utilizzare le LM per sfruttare il potere curativo dolce e leggero e per ridurre gli eventuali aggravamenti. Altra motivazione a supporto della scelta è che la proprietaria è sempre in viaggio per lunghi periodi e il cane in quelle occasioni è affidato agli anziani genitori e anche quando la proprietaria non è in viaggio è impegnatissima lavorando lontano da casa; inoltre abita in una cittadina a più di un’ora di viaggio dal mio ambulatorio per cui prevedo che il follow up del caso non sarà quello che auspico. Per tutti questi motivi preferisco scegliere una scala di diluizione che mi sembra più “maneggevole”. Ho un dubbio su calcium phosphoricum che metto da parte perché non vedo evidenti in Woolfy le tematiche delle calcaree.

Prescrivo a Woolfy Nat-p LM1.

La proprietaria non trova il rimedio che viene anche da me cercato a lungo .

Ai primi di marzo arriva finalmente il rimedio che sciolgo in acqua in una bottiglietta e do istruzioni di somministrare b.i.d 1ml di soluzione ottenuta diluendo dopo succussione della boccetta, 5 gocce in mezzo bicchierino di acqua minerale naturale per un iniziale periodo di 35 giorni, fermo restando un resoconto al massimo settimanale degli aggiornamenti.

Per un ritardo dovuto agli impegni e alla lontananza la proprietaria riceve il rimedio spedito per posta e Woolfy inizia a prendere il rimedio il 15.3.2016.

Mail del 10.4.2016 intitolata foto del peloso con riporto.

Scrive:

“le mando alcune foto di Woolfy per mostrarle come è cresciuto il pelo tipo riporto. Dove ha il pelo, la pelle sotto è rosa, dove non ha pelo ed è ancora spelacchiato invece è nero. Quando lo spazzolo in questo periodo però perde tanta pelle tipo particelle squamose, come quando ci si spela dopo l’abbronzatura.”

Mail del 16.4.2016 in risposta alla mia che chiedeva aggiornamenti sul comportamento.

“Buongiorno,

La settimana prossima (domenica 24) saranno 4 settimane che stiamo dando il rimedio a woolfy.

In che modo va potenziato il rimedio dopo il mese di somministrazione? Grazie 🙂

Buon weekend

Per il resto è molto vivace è tornato a giocare con la palla grande e addirittura (non l’aveva mai fatto prima) ha sporcato sul marciapiede di fronte al portone di casa. Di solito la fa nella corte comune.

Rimane molto geloso nei miei confronti soprattutto con i bambini piccoli.”

Dalla mail successiva comprendo che il rimedio non è stato somministrato secondo le accurate spiegazioni messe anche per iscritto ma semplicemente le 5 gocce sono state diluite in 1 ml di acqua e date al cane. Rispiego alla proprietaria il modo corretto di somministrare il rimedio.

25.4.2016 Nat-p LM 3 decido di saltare la LM 2 perchè Woolfy prende il rimedio da 40 giorni e per accelerare un po’. In questi 40 giorni di terapia il risultato evidente è un miglioramento mentale di Woolfy che appare più sereno e del pelo già presente che si allunga (peloso con riporto) e infoltisce.

9.6.2016 Nat-p LM4 il pelo continua a ricrescere. Woolfy è vispo. Non mi manda foto ma solo un messaggio in cui dice che farà passare un amico a ritirare la nuova potenza.

Perché ho scelto la LM4 e non la LM5? Dopo aver fatto una riflessione ho scelto la LM 4 anziché la LM 5 ricordando la risposta della responsabile della ditta Sodini – produttrice in Toscana di ottimi rimedi omeopatici che mi rammarico abbiano così poca diffusione e siano così poco prescritti (forse perchè sono difficili da ottenere nelle farmacie) durante una visita interessantissima organizzata dalla scuola di Cortona alla mia domanda di cosa pensasse al riguardo di procedere con diluizioni LM crescenti dispari lei mi rispose che le diluizioni (potenze) sono così preziose che non se ne può perdere neppure una.

La risposta mi convinse.

Adesso per casi cronici che prevedo di lunga durata, nei pazienti fragili per i quali desidero una terapia più dolce possibile e soprattutto per le epilessie presunte idiopatiche uso tutte le diluizioni crescenti con il risultato di avere attacchi più brevi, di intensità minore e ben gestibili e più rari con soddisfazione dei proprietari che hanno del tutto abbandonato gli antiepilettici tradizionali.

20.6.2016 consegno Nat-p LM5 perché la proprietaria parte per un lungo viaggio lasciando Woolfy ai genitori e vuole avere la diluizione successiva da iniziare a metà luglio salvo novità.

Mail del 30.8.2016: mentre sono in vacanza la proprietaria mi dice che il pelo è ricresciuto e Woolfy è vispo e come proseguire . Rispondo che sarei rientrata a breve e avremmo programmato un controllo. Non mi manda foto.

Per qualche mese non ho notizie e pur essendo molto curiosa di sapere perché la proprietaria non si fosse fatta più viva e di conoscere lo stato di salute e del pelo di Woolfy, decido di non contattarla .

Ai primi di gennaio del 2017 ricevo questa mail:

“Buongiorno Annamaria!

Intanto buon anno ;-)… che il 2017 porti a Lei e alla sua famiglia le realizzazioni che desiderate!

E poi volevo dirle che non sono riuscita a passare con il Woolfy per la visita di controllo, un po’ per i miei impegni, un po’ perchè il Woolfy sta benissimo.., il pelo è splendido!

Verso la primavera di sicuro verremo a Pavia. Tra l’altro le devo ancora pagare l’ultimo rimedio somministratogli…..

cordiali saluti”

Cristina

in allegato la foto

Aggiornamento di fine marzo:

Dopo numerose mail e un contatto fortunato con messenger ricevo mail e foto.

“mi scusi Doc, ma sono giorni intensi questi e nn sono ancora riuscita a risponderle. nella settimana di pasqua credo che riusciremo a venire a trovarla visto che ho 2 giorni infrasettimanali che nn devo lavorare a milano.

domani controllo in agenda ma credo che qs li salti fuori… ammesso che ci sia anche Lei 😉

Che dire del Woolfy? Comincio a mandarle due foto che ho fatto mentre dormiva in cuccia … è uno spettacolo anche se comincia a essere vecchietto (12 anni)…

È affettuoso, corre sempre dietro la pallina, fa la guardia alla porta e ogni tanto vuole che gli apro la porta perché vuole correre nel cortile abbaiando perché si sente nel suo ruolo ( tipo cane da guardia/sentinella).

Gli piace stare sul tappeto sparapanzato nella stanza dove sono io senza venirmi a cercare più di tanto…

Mi cerca invece la mattina quando si sveglia, viene subito a cercarmi perché vuole due coccole e poi me ne fa tante quando torno a casa.

È un po pigro e quando lo porto a fare il giretto in quartiere nn vuole allontanarsi da suo solito giretto.

Mangia meno di prima e quindi va di secco e un’ala di pollo ogni tanto. Gli piacciono molto gli snack di carne secca che gli do quando lo lascio a casa da solo come consolazione.

Di notte dorme secco e russicchia… qualche notte fa ha avuto incubo e ha fatto dei versi stranissimi tremando anche un po…..ma è la prima e unica volta che è successo…

Quando vado via, sta diversi giorni dai miei. È sempre affezionatissimo a mia mamma e invece è diffidente con mio papà…. quando torno mi fa le feste e torna a essere la mia ombra. Non va d accordo con gli altri cani che incontriamo e se ne sta alla larga, oppure se passiamo davanti a cancelli chiusi gli piace rispondere all abbaio facendo finta di attaccare (un cane chiuso quindi nn pericoloso ) e fa un po’ il gradasso.

Ogni tanto tiene ancora la linguetta tra i denti, ma nn acchiappa quasi più le mosche cime faceva prima…

Rispetto a quando prendeva eutirox è molto più vivace e attento. È proprio di grande compagnia e viene sempre ad annusare pantaloni che mi metto

Se viene qualcuno in casa a volte è geloso e viene a cercare la mia attenzione …

Se ha domande da farmi vedrò di risponderle. Le faro sapere al più presto dopo il 10 aprile quando posso !

Mi scusi ancora per la risposta tardiva !

Un caro saluto”

Rispondo tramite mail:

Grazie per la risposta

Volevo chiederle quanto pesa ora Woolfy se la pancia e’ ancora gonfia come sono le funzioni intestinali e se ha flatulenza e se sporca anche quando esce dal suo cortile. Riesce a mandarmi delle foto della pelle di collo e addome inguine e lombi presa da vicino in modo che si possa vedere il colore della pelle?

Per i giorni che dice lei mi avvisi per tempo. Mi può scrivere anche qualche riga in cui dice in che misura si sente soddisfatta del l’approccio omeopatico al problema di Woolfy?

Grazie mille

Anna vet

Carteggio successivo di fine marzo:

“mi scuso ma le foto nn le ho ancora fatte…

cmq nelle zone che dice lei a me la pelle sembra rosa

è sulla schiena che ho notato alcune sottilissime scagliette sul nero che spazzolando vengono via

Cmq volevo chiederle se è possibile spostare appuntamento di 8 giorni e quindi venire martedi prossimo.

Se è un prolema rimaniamo con questo però….

Sul gradimento della terapia direi che mi ha risolto un pernicioso problema che tre veterinari più o meno con la stessa idea di terapia nn erano riusciti a risolvere e il cane era rimasto spelacchiato e un po’ impigrito !

Con l’ omeopatia è ritornato a essere un volpino vero, molto appariscente per via del pelo lungo e folto che tutti ammirano, vivace e curioso come lo conoscevamo !! Grazie, davvero grazie !”

 

 

Considerazioni sul Caso Clinico

Certamente il rimedio somministrato ha sortito l’effetto desiderato cioè quello per cui è stata richiesta la visita omeopatica.

Purtroppo nonostante le mie sollecitazioni non mi è ancora stato possibile rivedere Woolfy né effettuare una ecografia di controllo. Infatti dopo la comunicazione di fine agosto in cui si richiedevano istruzioni per il proseguo c’è stato un vuoto di notizie fino a gennaio e da gennaio a ora ma presumo che Woolfy stia bene e che la proprietaria non ritenga più necessaria alcuna cura. Da un carteggio successivo la proprietaria, da me contattata per avere un follow up “ de visu”, mi promette che cercherà di portarmi Woolfy e di darmi alcune delle informazioni richieste.

L’iter omeopatico di Woolfy è stato quindi molto dolce senza aggravamenti e con un miglioramento dapprima lento ma costante a cui è seguita una completa restitutio ad integrum quantomeno quoad partem unito a un ottimo stato di benessere del soggetto.

Sono stata a lungo indecisa nella scelta del rimedio definitivo anche perché il dubbio sui rimedi composti me lo portavo dietro fin dalla mia prima scuola di omeopatia e andavo via via chiedendo ai vari docenti. Il parere dei più è che non sia corretto associare (formando il sale corrispondente) due rimedi, presenti in repertorizzazione, di cui il soggetto presenta le caratteristiche. E’ parere comune che il sale ottenuto da due policresti sia un rimedio completamente diverso dai quelli di partenza: ci si dovrebbe dunque basare esclusivamente sulla materia medica del rimedio in poche parole sui sintomi emersi dai provings ( per altro su soggetti umani quindi con sintomi e modalità che spesso non si possono prendere con certezza negli animali senza correre il rischio di interpretazioni personali).

Ad esempio dal proving di Nat-p effettuato da E.A. Farrigton i sintomi: mind-” he hears foot-steps in the next room”

( egli sente rumore di passi nella stanza vicina)

“ easily started by the least noise, expecially at night”

(sobbalza facilmente al minimo rumore, specialmente di notte)

possono corrispondere al montare la guardia compulsivo di Woolfy sempre all’erta attento a captare il più piccolo rumore fuori dalla porta.

Dal proving di Tyler :

mind- “sits quite still for a long time” (siede perfettamente calmo per un lungo tempo) si puo’ paragonare a Woolfy che siede immobile a lungo sulla seggiola o siede immobile a lungo nello zaino o nel cestino della bici.

Certamente i sintomi fisici descritti sono più oggettivi:

Eye- burning lacrimation (lacrimazione bruciante) si può comparare alla lacrimazione di Woolfy.

Oppure dal proving di Allen i sintomi:

Abdomen- “ flatulence” (flatulenza) corrisponde all’addome pieno di aria di Woolfy Throat-”cought from ticking in throat “(tosse da ticchettio in gola) può paragonarsi alla tosse evocata dalla palpazione della gola.

Knee- “pains about patella in knee and ankles when walking fast” (dolori intorno alla rotula e caviglie camminando veloce) può ricordare il saltellamento da lussazione ricorrente della rotula di Woolfy.

Questo ragionamento mi ha portato a fare una ricerca su questo argomento ed ho trovato gli scritti di Robert Sèror che espone le teorie di Henry Bernard sui rimedi composti in omeopatia relazionando i rimedi secondo una strategia biochimica. Egli dice: Hahnemann pur essendo un chimico e un igienista prima che medico non sembra essere orientato verso i rimedi composti.

Kent al contrario ben rappresenta nella sua MM e ne I Nuovi Rimedi ( in cui però non compare il proving di Nat-P ma di Nat-sil), trasmettendola ai suoi allievi prediletti, l’inclinazione a prescrivere i rimedi composti anche se non compaiono nel repertorio e parlando ad esempio di Natrum sulphuricum : “come dice il suo nome è formato dalla combinazione chimica di Sodio e Zolfo. Condivide di volta in volta le magnifiche proprietà del Sodio e dello Zolfo un giorno diventerà un grande rimedio…” e poi ribadisce: “ Nat-sulph combina in certo modo le magnifiche proprietà di Natrum Muriaticum e Sulphur, nelle nostre regioni occidentali.”

Gli allievi di Kent (Tyler, Weir, Borland, Woods e Miller) sono orientati verso l’uso dei sali e da loro a Foubister (padre di Carcinosinum) il cui allievo francese Hui Bon Hoa ha pubblicato in Francia nel 1963 il “Trattato di tecnica repertoriale di Kent”, che rappresenta l’insegnamento giunto fino a noi, in cui scrive:

• i rimedi composti non sono soggetti a repertorizzazione (pag 50)

• un paziente che sembra Sulphur ma che è sensibile alla musica è Natrum

Sulphuricum (oss 10)

• il repertorio dà Calcarea Carbonica ma il bambino è esile delicato con lunghe ciglia ( Phos). Calc-Phosp lo guarisce rapidamente e gli restituisce l’appetito (oss 11)

• il repertorio dà Arsenicum Album ma il paziente è di tipo freddo , Ars-iodatum che è sensibile al freddo e al caldo (oss 12)

Dice ancora: “Qui si trovano le metodologie pratiche di Kent e Borland. Si può aggiungere che qualsiasi repertorio usiate, informatizzato o no non troverete mai i rimedi composti oppure molto raramente, e questo vi priverà di una tavolozza terapeutica straordinaria, di un tocco e di un adattamento clinico ineguagliabile e ineguagliato”.

Hodiamont nella sua MM sviluppa i sintomi dei suoi rimedi in maniera chimico- fisiologica-tossicologica e il suo pensiero è stato poi puntualizzato da Bernard che è stato l’ideatore delle “ costituzioni biochimiche”.

Questa progressione del pensiero, a mio parere, non è altro che l’evoluzione in chiave moderna alla luce delle conoscenze scientifiche via via acquisite degli insegnamenti dei grandi omeopati del passato.

Nel caso di Woolfy la repertorizzazione effettuata ci dà Nat-p sempre lontano ( 62°o 78° e nella prima addirittura 153°e 196° nella seconda) coprendo però al meglio sintomi importanti e se andiamo a vedere la sua estrazione repertoriale questa è molto scarsa rispetto a Natrum- mur che è il sale di sodio più diffuso sulla terra e a Phosphorus.

Ricordiamo che il sodio è un elemento molto instabile avendo nell’ultima orbita un solo elettrone e da solo non può stare e ha bisogno di legarsi cedendo questo elettrone.

Ricordiamo che i cationi (sodio-calcio-magnesio-potassio…) cedono elettroni e diventano stabili quando hanno trovato un elemento che li ha accettati, formando un legame (relazione); il rapporto è qualcosa che a loro manca e la cui mancanza li pone in posizione critica (in omeopatia) Gli anioni (carbonati-fosfati-arsenicati-silicati- alogeni-solfati…) invece prendono attivamente elettroni per diventare stabili e il loro sforzo è mantenere questi legami (in omeopatia).

Non è così strano dunque tentare di applicare queste correlazioni a livelli sub atomici pensando a una sintesi dinamica della sintomatologia dei corrispondenti rimedi omeopatici se seguiamo l’ipotesi che le energie trasmesse coi rimedi e potenziate con le dinamizzazioni siano di questo tipo.

In Woolfy troviamo molte delle tematiche di Natrum Muriaticum (riservato, non amante della compagnia e spesso scontroso con i consimili ma codardo, deve controllare sempre tutto e proteggere il suo “unico amore” che gli ha dato la stabilità che gli necessitava dopo i grandi dispiaceri del suo passato che non riesce a dimenticare, è sensibile e desideroso di affetto ma non in tutti i momenti, sta spesso da solo e dorme da solo ed è allo stesso tempo ansioso e calmo (seduto a lungo seggiola zaino e bici) con una grande sensibilità ai rumori e paura del temporale, sporca sempre in luoghi intimi e conosciuti ) e di Phosphorus (grande desiderio di divertimento e di giocare che gli fa dimenticare perfino la sua gelosia nei confronti dei bambini, sensibile al minimo rumore e paura del temporale, richiesta di coccole e di contatto fisico seppure in determinati momenti, desiderio di compiacere la proprietaria quando “tollera” i cani delle amiche e fa tutto quello che lei gli richiede).

Notiamo anche come i due policresti coprano entrambi molti sintomi e modalità .

Se andiamo a consultare la Tavola Periodica Omeopatica degli elementi di J. Scholten troviamo che sia Na che P si trovano sulla riga C della tavola:

La riga C : relazioni-amore e odio-comunicazione: presentazione- linguaggio-gioco- casa-il teenager.

Natrum si trova nel settore 1: inizio-istinto-naive.

Phosphorus si trova nel settore 15: perdita-bancarotta-sacrificio.

Ma perché ho abbandonato Nar-Mur nonostante il lieve miglioramento? Fondamentalmente per due motivi: il grande desiderio di divertimento e di giocare di Woolfy e il colorito nero della pelle che mancano completamente a questo rimedio e che sono presenti in Phosphorus anche se successivamente sfogliando il repertorio a scopo didattico ritrovo nei Sintomi generali-Nero annerimento delle parti esterne- sia Phos che Nat-mur e recentemente nella repertorizzazione con Radar opus ritrovo anche Nat-mur a coprire Pelle-colore-nerastro-.

A scopo didattico e di studio ho effettuato con Radar opus queste repertorizzazioni che confermano la scelta del rimedio.

SMVM prima parte:

seconda parte in cui ritroviamo Nat-p in posizione 78

Repertorizzazione estesa prima e seconda parte:

Repertorizzazione didattica estesa nat-p al 63° posto:

NB: con la repertorizzazione didattica più estesa Nat-p sale dal 78° posto della SMVM al 63°

Ricordiamo che in teoria con le repertorizzazioni estese generalmente compaiono i rimedi policresti ed è quindi indicativa la “risalita” di Nat-p un rimedio “piccolo”

a conferma che la scelta era giusta.

NAT-P somministrato in scala LM crescente (dalla 1LM alla 5LM) ha fatto ricrescere

completamente il pelo a Woolfy in sei mesi e il miglioramento perdura tutt’oggi dopo sei mesi dalla sospensione del rimedio.

 

 

Conclusioni

Il rimedio Nat-p in scala LM crescente ha fatto ricrescere completamente il pelo a Woolfy determinando una restitutio ad integrum del quadro cutaneo e uno stato di benessere generale del soggetto seppure anziano.

Aspetto comunque di rivedere Woolfy, come promesso dalla proprietaria, e spero di poter dare una occhiata con l’ecografo ai suoi testicoli ritenuti.

La prima volta che ho visto Woolfy tutto spelacchiato con la sua coda da topo mi sono messa le mani nei capelli e mi sono detta e adesso che faccio? che cosa posso fare onestamente per questo caso? Così con buona volontà e attenzione ho cercato di fare del mio meglio cercando di applicare in pratica gli insegnamenti ricevuti. Qualche volta penso di essermi fatta una forma mentis pro omeopatia come una specie di film tanto è vero che quando spiego le cose ai clienti meno strutturati a volte mi dicono “dottoressa allora lei ci crede veramente…” ma poi avendo nella mia pratica clinica Omeopatica verificato di persona delle guarigioni incredibili mi sono convinta che cambiando negli anni il mio modo di vedere e di pensare sto iniziando a comprendere le Leggi e i Principi della Omeopatia trasmessi dai grandi Omeopati del passato anche grazie alle Scuole che ho frequentato e ad applicare con successo i loro insegnamenti.

Mentre il caso clinico di Nino gatto Phosphorus guarito dal rimedio unico da una gravissima forma di stomatite linfoplasmacellulare che perdurava da 8 anni ( oggetto della tesi della mia precedente Scuola di Omeopatia) mi era sembrato un miracolo con il caso di Woolfy credo di avere preso coscienza che quando si applica al meglio la Legge di Similitudine e si rispettano le Leggi e i Principi dell’ Omeopatia i risultati arrivano. Oggi posso affermare di aver cominciato finalmente a “metabolizzare”le informazioni che ho acquisito negli ultimi 15 anni.

È come avere accumulato tanti mattoni diversi che ora sto usando per costruire un’opera tutta mia che è il mio modus operandi Omeopatico, in continua evoluzione, che mi appassiona e mi sta dando grandi soddisfazioni.

Annamaria Mortera Levi

 

 

Ringraziamenti

Non solo doverosamente ma anche affettuosamente sono grata a coloro che hanno contribuito a questa tesina.

La mia associata dott. Emma Bornatici che pur non avendo formazione omeopatica mi dà appoggio nella pratica ambulatoriale della mia Omeopatia e senza il quale questo caso clinico non esisterebbe.

La dott. Chiara Scerna , che appena conoscevo di persona, nella cui vita sono piombata come una meteora dopo aver visto sul “Medico Omeopata” i suoi casi di Natrum Phosphoricum, per la sua disponibilità a seguirmi nonostante la lontananza, gli impegni e il poco tempo a disposizione. Ci unisce una comunità di intenti, una grande passione per l’Omeopatia e molti punti in comune nell’iter mentale insomma una certa empatia Omeopatica. Mi auguro che questo sia il punto di inizio per una amicizia e collaborazione duratura.

Ringrazio la Scuola di Cortona per aver arricchito il mio bagaglio di conoscenza.

Ringrazio il dott. Alessandro Bruciamonti che mi ha aiutato con il supporto tecnico informatico e con il quale per consolarmi della scomparsa di repertorizzazioni, tabelle, foto e ogni altra cosa avesse il potere di scomparire, ho passato ore piacevoli e spuntini innaffiati di bevande adeguate.

Ringrazio mia figlia Marta e mio marito Lieto per essermi sempre vicini.

Soprattutto ultimo ma non meno importante Woolfy ringrazia l’Omeopatia per essere guarito.

 

 

Bibliografia

G. Hodiamont “Trattato di farmacologia omeopatica-nuovi studi in omeopatia” Edizioni Nuova Ipsa , Palermo 2004

J.T. Kent “Lezioni di filosofia omeopatica” Red Edizioni, Como 1986

A. Brancalion “Scala Lm e prognosi nella pratica della Omeopatia” Editore H.M.S, Como 2004

F. Vermeulen “Materia Medica Omeopatica Sinottica”Edizioni Salus Infirmorum, Padova 2007

R. Morrison “Manuale Guida ai sintomi omeopatici e di conferma” Editore Galeazzi, Vicenza 2008

C. Scerna “Casi clinici di natrum phosphoricum” Rivista “Il medico Omeopata” 03/2014

F. Tonello “I Sali di Sodio”appunti corso Csoa 1°anno, Milano 7 maggio 2006

M. Italiano “La terza riga della tavola degli elementi” appunti 3°anno corso Csoa , Milano 1-2 dic 2007

F. Del Francia “Riflessioni di omeopatia Veterinaria” Editrice Grafica L’Etruria, Cortona (Ar) 1997

R. Seror “I sali in Omeopatia” Edizioni Salus Infirmorum, Padova 2013

Radar 10 pro: Schroyens F, Synthesis 9.2 ( Italian)

Radar Opus pro 1.43.8 Schroyens F.,Synthesis Treasure Edition Italian (Sys 2009)hms

Sitografia

http://pathy.com/e-books/lectures-on-homeopathic-materia-medica/natrum- phosphoricum-2/

http://www.ilmedicoomeopata.it/wp-content/uploads/2014/03/MO_52_35-40

https://www.ambulatorioveterinarioindipendenzapavia.it/index.php?option=com_cont ent&view=article&id=54&Itemid=2